Giovanissimi del Pedale Senaghese alla prima uscita per una
sgambata in compagnia, per conoscersi, per conoscere i nuovi addetti
di categoria, il direttore sportivo Alberto Ortolani Della Nave, il
suo vice Ivan Vergani e l'accompagnatore ufficiale al suo primo
incarico manageriale Roberto Grossi.L'appuntamento senza mezzi, ma
solo a piedi è presso "L'oasi della Lipo" a Cesano Maderno,
PERCORSI
Quattro chilometri di sentieri percorribili a piedi per scoprire tutte
le meraviglie dell'Oasi e una pista ciclabile che la attraversa
longitudinalmente: queste le due possibilità per visitare l'area. Punto
di partenza il Centro Visite A. Langer, presso il quale si trova il
parcheggio.
PISTA CICLOPEDONALE
La pista ciclopedonale (l'unico sentiero percorribile in bicicletta) è
lunga circa un chilometro e mezzo ed è la più semplice da percorrere e
la più rapida per raggiungere gli stagni. Percorribile agevolmente anche
con passeggini o carrozzine per disabili, consente di avere una visione
completa di alcuni tra gli ambienti più significativi dell'Oasi
conducendo ad un punto di osservazione sopraelevato da cui si possono
ammirare senza difficoltà germani, tuffetti, marzaiole e aironi
cenerini.
IL SENTIERO COMPLETO
Il sentiero completo, lungo circa due chilometri e mezzo, accompagna il
visitatore attraverso boschi e brughiere, passando dall'area umida. Una
volta superato il Ristorante "La Montina", si svolta a sinistra per
entrare nel Bosco degli gnomi, uno splendido querco – carpineto abitato
da picchi verdi, cinciarelle, rampichini e codibugnoli, così detto
perché conosciuto dai bambini come la casa dello Gnomo Spino, mascotte
dell'Oasi e protagonista di alcuni programmi di educazione ambientale.
Proseguendo è possibile ritornare sulla pista ciclabile attraverso un
sentiero che passa accanto ad una cassetta nido per allocco (talvolta
abitata!), oppure continuare sul sentiero sino ad un punto di
osservazione un po' nascosto, conosciuto con il nome di "balconata".
Da qui, continuando a camminare attraverso un bellissimo tratto di bosco
composto da querce e pioppi, si giunge alla splendida brughiera di circa
3 ettari dove, tra la fine di Settembre e la metà di Novembre, si può
godere di uno degli spettacoli più belli dell'autunno: la fioritura del
Brugo (Calluna vulgaris). Sulla strada del ritorno il sentiero scende
costeggiando un folto sottobosco dove in primavera si possono osservare
fiori come il narciso, l'anemone e la pervinca. I sentieri sono tutti
segnati con cippi e cartelli LIPU (il più completo si trova nell'area
parcheggio) ma è possibile anche ritirare il pieghevole di "Benvenuto"
con la cartina dell'Oasi, presso la reception del Centro A.Langer.
UN SENTIERO PER TUTTI
Il percorso Naturalmente Accessibile si snoda a pochi passi dal Centro
Alex Langer, ed è lungo circa 400 metri.
È percorribile da tutti in sicurezza e conduce alla scoperta di una
piccola area, ricca di biodiversità.
Le bacheche (7 in tutto), aiutano a conoscere la fauna e la flora
dell'oasi grazie a elementi interattivi e didattici, che rendono più
divertente la scoperta dei microhabitat. I testi – grazie all'utilizzo
di caratteri chiari e contrastati – permettono una lettura più agevole
anche agli ipovedenti. Il sentiero è stato progettato per consentire, a
persone in carrozzina e a ipovedenti, di sostare presso le bacheche e di
seguire il tracciato in autonomia e senza difficoltà.
Lungo il sentiero botanico sono presenti "in miniatura" i principali
habitat dell'Oasi: il bosco, lo stagno e l'arbusteto oltre al giardino
delle farfalle.
IL BOSCO
Qui si trovano alcune piante tipiche dei nostri boschi: quercia,
castagno, acero campestre, carpino bianco.
LO STAGNO DIDATTICO
Ospita rane, che si odono gracidaree tuffarsi dalle foglie di ninfea,
oltre a tritoni, insetti, la natrice dal collare e piccoli uccelli che
si nascondono tra i rami dei salici bianchi.
L'ARBUSTETO é un habitat particolare fatto di arbusti tipici delle
nostre zone (sanguinella, biancospino, ecc.) che offrono riparo e bacche
a fringuelli, passeri, cinciallegre… ma anche a scoiattoli e altri
piccoli mammiferi che sono qui ospiti fissi.
IL GIARDINO DELLE FARFALLE
Una grande varietà di specie erbacee spontanee richiamano i colori delle
farfalle.
Ecco alcuni tra arbusti e piante erbacee più diffuse nei nostri prati,
che vengono usate come punto di sosta da Macaoni (Papilio machaon),
Cedronelle (Gonepteryx rhamni) e Vanesse del cardo (Vanesse cardui).
• Prugnolo, biancospino, rosa canina;
• Finocchio selvatico;
• Ortica;
• Cardo.
|